mercoledì 12 dicembre 2018

Se fare fisiologiche fosse uno sport, saremmo campioni olimpici! 😅

Visto il periodo un po' burrascoso che noi Famiglia Quercia stiamo passando, dentro e fuori dagli ospedali, tra una bronchiolite ed una riinite, tra la febbre e il raffreddamento di stagione, tra antibiotici e fermenti lattici,
oggi abbiamo deciso di sfatare qualche mito delle famiglie con bimbi piccoli!
Usciti dall'ospedale inizia una nuova vita insieme fatta di scoperte, emozioni ed abitudini che entrano a poco a poco a far parte della nostra routine.
Una di queste abitudini è prendersi cura del nasino dei nostri piccoli, facendo tanti lavaggi nasali.
Vi avvisiamo, non sarà per nulla semplice o almeno a casa nostra non lo è!
Quando facciamo i lavaggi nasali a Ludovico, in tempo reale lo sa tutto il condominio!! 😂
Abbiamo il sospetto che si trasformi in un ninja da un momento... pardon 
...volevo dire da una narice all'altra!


Quanto è utile e consigliato fare lavaggi nasali quotidiani?

Se mi aveste chiesto cosa fosse una soluzione fisiologica fino a 2 anni fa, senza ombra di dubbio non vi avrei saputo rispondere!
Per ignoranza o forse perché quando eravamo piccoli noi non mi sembra che fosse una pratica così consueta come lo è oggigiorno, non avrei avuto la benché minima idea di come mi sarei ritrovata, dopo due anni e con due bimbi piccoli all'attivo, a spruzzare siringhe di fisiologica nel nasino dei miei cuccioli.

"Mia madre non me li ha mai fatti quando ero piccolo eppure sono cresciuto lo stesso!"

potrebbe dire qualcuno!

Ebbene si, nemmeno io sono cresciuta a pane e fisiologiche, ma pare che ormai ovunque consiglino di adottare questa abitudine quotidiana, per tenere ben pulito il nasino ed evitare quindi che si annidino batteri ed insorgano infezioni o comunque per prevenire i malanni di stagione.

Cos'è la soluzione fisiologica? 
E quando si usa?

La cosiddetta "fisiologica" è una soluzione salina che viene utilizzata in medicina per diversi scopi: dall'idratazione alla pulizia nasale.
È fondamentale farla ai bambini, specialmente i piccolini, perché permetta loro di respirare e riuscire a mangiare e dormire bene, dal momento che non gli è possibile soffiare il nasino da soli!
Non fa male, non è pericolosa e 9 pediatri su 10 vi consiglieranno di farla ai vostri figli almeno un paio di volte al giorno, anche se non raffreddati, come profilassi preventiva!

Come?! 

Comprate le fialette monodose di acqua fisiologica (se il naso è particolarmente comgestionato e chiuso noi usiamo le ampolline di soluzione ipertonica),
a questo punto armatevi di due siringhe sterili da 5 ml (o microdocce nasali) e riempitele, aspirando con l'ago da ciascun flaconcino.
Una volta pronte, stendete un panno sotto alla testa del bambino e giratelo, prima su un lato e poi sull'altro, per iniettargli la fisiologica nella narice con delicatezza si, ma con un gesto energico, meglio se tutta insieme.
Et voilà...il nasino del vostro bambino  tornerà in un attimo ad essere pulito e respirare bene!

Che fisiologica usare? 

La soluzione salina è sodio cloruro allo 0,9%, la trovate praticamente ovunque ormai: dalla farmacia ai negozi che vendono detersivi e beni per la pulizia e l'igiene personale  dalla parafarmacia allo scaffale del supermercato.
Ogni tanto ci sono anche particolari offerte cumulative, con grandi scontistiche.


E voi fate i lavaggi nasali?
È un'abitudine quotidiana?
Che marchi preferite?
Raccontateci un po' della vostra vita da genitori alle prese con fisiologiche e lavaggi nasali!

A proposito, lanciamo un appello, se qualche azienda produttrice volesse collaborare con noi, scriveteci all'indirizzo:
saraheluciano2015@gmail.com

Un abbraccio grande,
Sarah

sabato 1 dicembre 2018

Benvenuta al mondo leonessa! 🦁

Ben ritrovati!

Torniamo oggi a scrivere sul nostro blog per darvi un resoconto delle ultime settimane. 
Il 25 ottobre alle 08.28 di mattina è nata la nostra piccola Diletta. 
Neanche un'ora dopo essere scesa in sala operatoria, già la sentivo piangere e la attaccavo cuore a cuore. 
Un'emozione indescrivibile quella di stringere nuovamente tra le braccia un fagottino così tenero ed indifeso.
Una sensazione bellissima, già provata con Ludovico, e mai dimenticata. 
Ecco così iniziare la nostra vita familiare a quattro! 

Per quanto il mio pensiero fosse sempre rivolto al mio piccolo gigante Ludovico (che sapevo essere coccolato da tutti!) a casa ad aspettarmi, ho cercato di godermi la degenza per riscoprire le gioie (e i dolori dell'allattamento!) di una nuova piccola vita da stringere tra le braccia. 

Durante il nostro ricovero  abbiamo condiviso la camera dell'ospedale San Carlo Borromeo di Milano, con una mamma ed una bambina che oramai sono entrate e nel nostro cuore: Simona e la piccola Ginevra! 
Meglio di così non poteva andarci perché siamo diventati grandi amiche e abbiamo condiviso la gioia di dare alla luce due bimbe meravigliose a distanza di poche ore l'una dall'altra. 


Dopo quattro giorni, stando bene sia mamma che figlia, abbiamo salutato le nostre amichette e siamo state dimesse. 
Purtroppo il tempo atmosferico, fuori ad accoglierci, non è stato tanto clemente con noi e ha iniziato a raffreddarci prepotentemente. 
Ludovico, nel corso delle successive settimane, a sua volta raffreddato, ci ha fatto un bel po' di compagnia giocando a casa con noi!

Tra una pioggia e un colpo di freddo, entrambi i bambini si sono ammalati e una sera di novembre siamo stati costretti a dover portare Diletta al pronto soccorso, dove è stata trattenuta per il ricovero a causa di una forte bronchiolite, presa a soli 23 giorni di vita.
Ludovico, poverino, a sua volta si è ammalato accusando un forte intasamento e avendo per tanti giorni di fila la febbre.

Mentre ero ricoverata in ospedale con la nostra piccolina, ripensavo a quando, solo qualche settimana fa, scrivevo sul blog che una mamma con due bambini doveva imparare a dividersi in due e subito realizzavo che mai furono più azzeccate le parole che avevo utilizzato per raccontarvi il mio stato d'animo prima di partorire.

Stare in una terapia intensiva accanto alla propria bambina collegata dei respiratori perché è troppo affaticata, già di per sè ti spezza il cuore, non poter tenerla in braccio ti annienta, non potere più allattarla finché non guarirà ti distrugge...in tutto questo il mio stato d'animo è stato un alternarsi di alti e bassi, perché, pur volendo fare di tutto per trasmettere serenità i miei bambini, in fondo in fondo, ero davvero triste nel non poter vedere né uno né l'altro, ma soprattutto nel non vederli guarire.
Purtroppo non ha aiutato nemmeno il fatto che nella nota clinica di Milano dove ci hanno trasferite e poi ricoverate, nella terapia intensiva neonatale non fosse presente la possibilità di un ricovero vicino al letto della propria bimba, anche per un genitore.

Sono stata ricoverata qualche giorno in un altro reparto della stessa clinica, ma quando c'è stata la necessità di liberare il letto, sono stata messa alla porta senza il minimo scrupolo da un dottore che di umano non mi ha mostrato nulla, al contrario la sua sensibilità si è dimostrata essere sotto zero, e mi sono dovuta recare a casa iniziando così una maratona giornaliera dalla nostra abitazione a questo ospedale affinché potessi stare con Diletta più tempo possibile e portarle il latte della sua mamma.
In questa occasione, oltre chiaramente ad essere particolarmente triste perché mi stavano forzatamente allontanando dalla mia bambina, pur capendo le esigenze dell'ospedale di liberare un letto, ho realizzato che tante volte avere un titolo di studio ed una formazione specifica di quelle che ti rendono orgoglioso perché senti che stai aiutando il prossimo e salvi vite umane, in qualche caso non è sufficiente per dimostrare di essere una persona umana.
Al mio iniziale oppormi alle dimissioni forzate, mi è stato risposto senza mezzi termini che la sanità "se ne infischiava" del fatto che io abitassi lontana dalla suddetta clinica, "se ne infischiava" a del fatto che potessi magari per un fattore di stress perdere il latte ed era irrisorio che da mamma fossi triste perché dovevo fare "su e giù" attraversando tutta la città per venire a trovare la mia bambina ogni giorno, vivendo fuori Milano.
Insomma, in questa occasione mi sono resa conto che non contavo nulla se non per la mia bambina, e che l'urgenza di dover dare un letto alla paziente che veniva dopo di me era più grande del problema che al momento avevo.
Diletta ha trascorso giornate veramente faticose, dove il decorso della malattia l'ha davvero messa k.o., è stato necessario fornirle l'ossigeno con dei macchinari ed alimentarla con il sondino.
Insomma, giornate in cui sia figlia che mamma hanno dovuto tirare fuori le unghie.
Grazie a Dio poi, ad un certo punto, abbiamo iniziato a vedere qualche piccolo miglioramento e dalla mascherina dell'ossigeno siamo passati ai tubicini, dal sondino per alimentarla al biberon, per arrivare poi al seno!


Ringraziamo tutti quello che ci sono stati vicini, che ci hanno supportato, sostenuto, aiutato, scritto anche solo per informarsi, ma soprattutto hanno pregato per una pronta guarigione dei nostri bambini.
Dopo 12 giorni, Diletta è stata dimessa dalla TIN e finalmente, con tutte le raccomandazioni del caso, siamo tornate a casa, pronte ad iniziare nuovamente una vita serena con il papà ed il fratellino.

Nonostante il medico di reparto poco cordiale in cui mi sono imbattuta durante la mia degenza e il trattamento, per così dire "menefreghista" che da mamma ho ricevuto, scrivo questo post principalmente per ringraziare tutti gli angeli della TIN (terapia intensiva neonatale, ndr), il reparto che ha accolto la mia bambina e che l'ha coccolata, accudita, sostenuta e curata sino alla sua dimissione .
Fortunatamente c'è chi ha saputo dimostrare una grande umanità e professionalità, che non è passata certamente inosservata ai nostri occhi.

Grazie a ciascuno di voi!
I Quercias vi abbracciano caramente.

Sarah 

mercoledì 24 ottobre 2018

WonderMama: ora tocca dividermi in due!

Tic Toc..⏳ Tic Toc...⌛

Ben ritrovati!
Come avrete avuto modo di leggere dal titolo di questo nuovo post, ci siamo quasi:
il fatidico momento è arrivato e adesso, da quasi mamma bis, tocca dividermi in due!

Si sa, ogni mamma è una Wonder Woman, ma credetemi, solo chi ci è già passato, immagina lo stato d'animo di una mamma che si appresta a provare una gioia immensa da una parte, ma dall'altra è combattuta e malinconica perché lascerà a casa per qualche giorno il proprio bambino, dal quale non si è mai separata nemmeno per un giorno.




Se come me avete vissuto una vera simbiosi dal test di gravidanza positivo ai successivi 15 mesi dopo, capirete perfettamente come mi sento.
E' vero, ci saranno il papà e i nonni, non mancheranno le coccole e i vizi, ma non sarà facile separarci per qualche giorno e notte.
Quando diventi mamma entrano in gioco dinamiche che mai avresti pensato di conoscere e di vivere soprattutto: improvviso senso di responsabilità per qualcun altro, priorità assoluta ai figli, attenzione costante (dormire con un occhio chiuso ed uno aperto non è un detto poi così sbagliato!) a quella creatura che è parte di te e che sembra così indifesa se non ti ha accanto.
Sicuramente entra in gioco quell'istinto che ti fa sentire un po' "mamma chioccia", 
ma come si fa altrimenti?!

E quindi sono giorni che ti godi anche quelle cose semplici e piccole, che a volte dai per scontate...
tipo annusare quel profumo di buono che hanno i bambini quando lavati e cambiati sono pronti per andare a nanna e si stringono forte a te, ballare con lui, fargli il solletico per vederlo ridere di gusto con quel sorriso sdentato che ti conquista per la sua simpatia, portarlo sulle giostrine e scattargli milioni di foto che pensi ti serviranno da riguardare quando sarai in ospedale...
insomma tutte cose che si possono racchiudere in un'unica parola: essere mamma! 

Quindi a conti fatti, quando ti accorgi che la culletta in camera da letto è ormai montata ed è vicina al lettino di Ludovico, il passeggino gemellare è pronto per ospitare due bambini e le cassettiere straripano di pannolini a due taglie e di tutine minuscole ricevute in dono da amici e parenti, ti rendi conto che ci sei, sei ormai ad un passo dal traguardo. 

Una gravidanza questa che è davvero volata in un lampo, forse perché Ludovico non mi ha dato modo nemmeno di pensare!
Una pancia che adesso è dura, ingombrante, grossa e scalcia,
ma che so già che, proprio come per Ludovico, quando non ci sarà più, mi mancherà!
Tranquilli, poi ci fermiamo, anche perché abbiamo esaurito i posti in casa 😂😂😂

Ma anche questa è la maternità, un qualcosa che ti mette in sobbuglio gli ormoni e che ti dà ridere e piangere di gioia nel contempo...per la gioia di mio marito chiaramente!
Ci siamo, anche per questo post giunge il momento di arrivare alla conclusione e con la valigia pronta e quell'adrenalina che  cresce in una donna quando sa che tra poche ore tutto sarà cambiato, sarà nuovo, sarà diverso...voglio salutarvi e ringraziarvi per il calore e l'affetto con cui in tanti oggi e nei giorni passati ci avete pensato e fatto sentire la vostra vicinanza! 

In attesa di conoscere il volto della nostra principessa, 
la famiglia Quercia vi manda un bacio grande.

Sarah,
una quasi Wonder Mama bis

mercoledì 17 ottobre 2018

La valigia per l'ospedale: ce l'ho, ce l'ho, mi manca! ✔

Ormai ci siamo, è giunto finalmente il momento di dare un'ultima occhiata alla valigia del parto e fare il punto della situazione, spuntare la lista e controllare se ci sia tutto.
Ogni ospedale solitamente consegna una lista personalizzata con il necessario da inserire nel proprio bagaglio per mamma e bebè.
Sorrido se penso che di Ludovico la mia e la sua valigia erano pronte all'inizio del settimo mese di gravidanza, anche se la lista ufficiale non l'avevo ancora ricevuta e attingevo notizie un po' da amiche che avevano partorito prima di me ed un po' qua e là in rete!
Con il secondo figlio forse ci si sente più tranquilli e preparati o forse, semplicemente, non si ha molto tempo per ragionare e fermarsi un attimo a pensare a cosa occorra.
L'ipotesi più plausibile per me, mamma, è stata la seconda!
Ludovico mi dà un gran da fare, mi tiene attiva, impegnata, sempre in movimento e posso approfittare di qualche istante "libero" solo quando dorme. 😪

Ma torniamo a noi, ho deciso di scrivere questo post perché, spero possa tornare utile in futuro anche qualche altra mammina che dovrà partorire e non saprà da che punto iniziare.
Troverete tanto materiale online circa l'occorrente necessario da inserire nella valigia per l'ospedale di una mamma,
ma quanto invece non sarà scritto e poi, a conti fatti, dovrete aspettare di farvi portare da casa?
Questa lista servirà a non dimenticare nulla. Iniziamo?!



📌 Camicia da notte comoda adatta ad allattare o comunque aperta davanti
Se ne trovano ovunque ormai, dal mercato a negozi come Prenatal, Kiabi, Bimbostore Primark, H&M ed altri specializzati in prodotti premaman e per l'infanzia.
Anche online Enviedefraise.fr offre un assortimento di camicie da notte e pigiami perfetti per l'ospedale e per l'allattamento anche una volta tornate a casa.
Ok che saremo provate dal parto, ma si può essere mamme e farlo comunque con stile, per cui rigorosamente banditi i modelli da "Sciura Pina" che si usavano trent'anni fa 😂
Sconsigliato il pigiama, per quanto comodo, si è sempre alle prese con visite e medicazioni, dunque non è pratico!
Un mio consiglio comunque è quello di muoversi per tempo ed approfittare dei codici sconto disponibili online, spesso si è bersagliati di promozioni, sconti, mid season sale e saldi veri e propri.
Personalmente ne ho inserite 4 in valigia, sia a mezze maniche che a maniche lunghe.

📌 Vestaglia
Utile per i passaggi camera-corridoio, camera-toilette e magari quando si ricevono le visite di amici e parenti.
Una vestaglia basta e avanza!

📌Ciabatte
Evitate la ciniglia: stando sempre per terra, attirano davvero tutta la polvere dei corridoi!
Al primo parto ho fatto questo errore, ma sono corsa ai ripari facendomi portare delle comode ciabatte aperte, che utilizzerò nuovamente anche se è ottobre!
Ricordatevi che malgrado d'estate alcuni ospedali abbiano l'aria condizionata, non state andando al Polo Nord, anche gli ospedali fanno uso dei riscaldamenti da ottobre in poi!

📌 Mutandine monouso a rete

📌 Assorbenti Post Parto
Personalmente ho acquistato da Prenatal la confezione da 18 pezzi, che soprattutto in caso di cesareo è anche fin troppo grande.
A mio avviso l'ideale sarebbe dividerli con qualche altra neomamma alle prese con la valigia!

📌 Copri wc
Se non si ha la fortuna di avere la stanza privata, ma tutto sommato, anche in quel caso, vista la difficoltà nel tornare in bagno post parto ed in ospedale, trovo che i copri wc siano davvero essenziali per l'igiene e la comodità di una neomamma!
Li troverete ovunque, anche se non ci avrete mai fatto caso, dal supermecatino sotto casa al megastore del centro commerciale, da Acqua e Sapone a Tigotà.

📌 Reggiseni per l'allattamento

📌 Coppette assorbilatte

📌 Paracapezzoli d'argento
Magari avrete la fortuna di allattare e di non soffrire dolore di alcun tipo, magari il vostro bambino troverà subito la sua naturale posizione e riuscirà ad attaccarsi al seno senza problemi!
Magari l'allattamento per voi, fin da subito, sarà talmente unico e naturale che rileggendo questa lista a posteriori riderete....o magari no 😖
Purtroppo per qualche donna l'allattamento, almeno inizialmente, comporta un po' di dolore e devo dire che insieme alla crema di cui vi parlerò nel punto sotto, i paracapezzoli d'argento per una mamma alle prese con le ragadi, sono davvero importanti, oserei dire fondamentali.
Non costano poco, il mio consiglio è di cercarli su Amazon!

📌 Crema riparatrice dei tessuti contro le ragadi
Su consiglio di una mamma bis che era in ospedale con me alla prima gravidanza, mi sono fattacomprare la Purelan di Medela Italia e credetemi, nel giro di 4 giorni, l'uso combinato di crema e paracapezzoli, avevano fatto miracoli: ragadi e lacrime sparite.
Il lato positivo di questa crema è che può essere applicata molto spesso, anche prima dell'allattamento, senza dover risciacquare.

📌 Asciugamani per il viso, il bidet e doccia
Se il vostro sarà un taglio cesareo, la doccia temo non la vedrete per altri 4-5 giorni, dunque il telo grande, potrete anche evitare di portarlo in ospedale!

📌 Prodotti per toilette
A vostra discrezione chiaramente, ma la vostra pochette potrebbe contenere un detergente intimo delicato, bagnoschiuma, shampoo, struccanti, salviettine umidificate, spazzola, spazzolino e dentifricio ed una crema corpo oppure uno spray per rendere meno secca e più morbida la pelle.

📌 Maglia o camicia da parto
Per scendere in sala parto, evitate magari di indossare la vostra mise più elegante.
Tendenzialmente un parto naturale comporta fatica e quindi vi occorrerà una tenuta comoda, pratica ed essenziale.
A me consigliarono una maxi maglia XXL, davvero ampissima e leggera sulla pelle.
In caso di cesareo non sarà necessaria, basterà indossare il camice ospedaliero!

📌 Calzini in cotone
Consigliati per lo più a chi farà un parto naturale

📌 Calze anti trombo
Consigliate a chi farà un taglio cesareo. In alcuni ospedali le forniscono direttamente loro.

📌 Documenti gravidanza
E' fondamentale portare con sè la cartelletta con lo storico degli esami, delle ecografie e dei tamponi fatti in gravidanza.
Non dimenticate di portare con voi anche il gruppo sanguigno di mamma e papà e i documenti di entrambi i genitori (carta identità e codice fiscale).

📌 Trucchi
Siamo belle a prescindere, soprattutto con la luce che ci dona la maternità!
Ma la pochette dei trucchi può essere sempre utile, magari per nascondere le occhiaie 😅

📌 Confetti e dolcetti
Portarsi le bomboniere in ospedale non è il caso: non c'è spazio in cui riporle e detto tra di noi non è nemmeno il top dell'igiene.
Quindi perché non addolcire la visita di amici e parenti con dei confetti da scartare ad uno ad uno singolarmente e da riporre sul proprio comodino?
Personalmente li trovo comodi e, per esperienza, piacciono a tutti.
Da ODS Store ho trovato i Crispo Snob della linea Lieto Evento.
E perché no?!
Magari anche qualche biscottino da offrire a chi verrà a trovarvi per conoscere il/la nuovo/a arrivato/a!

📌 Fiocco nascita
Sarà motivo di orgoglio appenderlo fuori dalla porta della vostra stanza e annuncerà a tutti la nascita del/della vostro/a bambino/a!
Instagram è pieno di meravigliose creazioni fatte a mano, passate a prendere spunto anche da lì prima di scegliere che fiocco faccia al caso vostro.

📌 Portamonete
Tendenzialmente non vi occorrerà avere con voi soldi, in ospedale solitamente danno tutto ciò di cui si ha bisogno. Ma se occorresse qualche spicciolo per le macchinette o per l'edicolante, allora ricordatevi di portare con voi un portamonete con qualche soldino (pochi!).

📌 Caricabatterie
Fondamentale non dimenticarsi il caricabatterie del cellulare, anche perché nei momenti in cui
non starete con il vostro bambino e magari sarà nella nursery, le tante chiamate di amici e parenti, faranno presto ad esaurire la batteria del vostro cellulare!
Per i letti dell'ospedale, soprattutto se farete un cesareo e quindi non avrete l'autonomia di movimento sin da subito, pensate all'idea di portarvi un cavetto molto lungo:
io nella mia valigia l'ho inserito da 3 metri!

📌 Sacchetto per la biancheria sporca

📌 Abbigliamento per le dimissioni
Potreste usare lo stesso abbigliamento con cui entrerete in ospedale, ma nel dubbio, se ci sta in valigia, io includerei anche un outfit per il giorno delle dimissioni.

E per il bebè...invece? Cosa occorre portare?

Io in entrambi i parti, ho scelto per comodità di separare il necessario della mamma da quello del nascituro.
Soprattutto se al posto nostro devono metterci mano i papà o le puericultrici, agevoliamo la ricerca dei vestitini.

📍 Buste di plastica per ciascun cambio - con etichetta
Per praticità conviene imbustare un 4-5 cambi completi per il proprio bambino, facendo attenzione a scegliere delle sacchettine o delle buste trasparenti con chiusura ermetica (io le ho prese su Amazon al costo di 14 euro circa, ma ne trovate una versione più economica forse anche da Ikea o al supermercato!) su cui scrivere il nome del nuovo arrivato insieme al numero del cambio.
Esempio: Diletta Quercia - 1° giorno

📍 Body a mezza manica di cotone
Tendenzialmente la mezza manica di cotone si sfrutta tutto l'anno in ospedale.
Abbinatene uno a ciascun cambio completo.

📍 Cappellino per la nascita
Considerate che i piccini arrivano da nove mesi nella pancia della mamma, un mondo meravigliosamente caldo ed ovattato, dove si sono sentiti cullati e coccolati.
Venire al mondo per loro è quasi un lavoro che comporta oltre a molte energie, anche tanta escursione termica!

📍 Muffole
Si tratta dei guantini da neonati in cotone o all'uncinetto,
che per intenderci servono a far si che non si graffino il visino.
Si trovano da Kiabi, Prenatal, Bimbostore oppure ovunque online!

📍 Tutine o ghettine
Per quasi tutte le stagioni gli ospedali consigliano le tutine in cotone, perché d'estate può esserci l'aria condizionata accesa, mentre d'inverno il riscaldamento, per cui per coprirli il necessario dovrebbe essere sufficiente portare con sè tutine di cotone.
Non tutti gli ospedali, però, accendono l'aria condizionata d'estate, sicché occorre informarsi direttamente in reparto, chiedendo consiglio alle puericultrici.
Evitate completi di lana anche se partorite a Dicembre, solitamente i riscaldamenti sono accesi e ben regolati per evitare sbalzi termici nocivi ai pazienti, grandi e piccini!

📍 Bavaglini
Molti ospedali li forniscono, laddove invece occorre portarli da casa, pensate a delle soluzioni davvero piccoline e adatte al corpicino di un neonato.

📍 Mussola
Per Ludovico non ero molto sul pezzo, quindi non ho badato all'importanza di avere con me in ospedale una mussola in cotone (un telo garzato per neonato in sostanza!) da usare per accoglierlo tra le mie braccia e magari durante la delicata fase dell'allattamento. Per Diletta questa volta ho provveduto inserendone due pezzi in valigia. Le mie mussole le ho acquistate su Amazon.

📍 Calzini
Se non ci sono i piedini nelle tutine o ghettine che portate con voi, portate anche dei calzini prima taglia.
E' molto importante tenere i piedini coperti, soprattutto inizialmente.

📍 Camicino della fortuna
C'è chi per usanza e tradizione, credendoci, lo include nel proprio bagaglio e lo fornisce alleostetriche per il primo cambio del proprio bambino!
Noi personalmente sappiamo che ogni bimbo è un dono di Dio e che essendo una Sua creatura, sarà benedetta a prescindere dal camicino che indosserà.

📍 Copertina morbida
Per la culletta è consigliabile portarsi una copertina morbida, sarà la prima coccola del vostro
bambino, al di fuori ovviamente delle vostre braccia!

📍 Abbigliamento per le dimissioni
Uscire dall'ospedale richiederà vestire il bambino un po' di più rispetto alla tenuta indossata in ospedale, quindi premunitevi di un cappottino se nasce d'autunno, inverno o primavera e di una copertina per l'ovetto o la carrozzina, sempre utile anche in estate.

📍 Ciuccio
Il ciuccio è un punto cruciale e dibattutissimo perché solitamente in ospedale i pediatri lo sconsigliano, talvolta però i pianti sono inconsolabili ed i bambini non sempre possono stare vicino alle loro mamme.
Di Ludovico sono stata costretta a farmelo portare in seguito da casa, perché era davvero disperato nella sua culletta.
Quindi il mio consiglio è di premunirvene, per sterilizzarlo prima dell'utilizzo, vi aiuteranno in ospedale!

📍 Pannolini 1° taglia
Solitamente anche questi vengono forniti dall'ospedale, ma visto che i tempi sono di magra e non si sa mai, le stesse strutture ospedaliere consigliano di portarsene un cinque o sei di scorta, da utilizzare solo in caso di necessità!

E ora ditemi....
state facendo anche voi il "ce l'ho ✔, ce l'ho  ✔ , mi manca!" ?
Quante di queste cose avevate inserito e quante invece erano rimaste fuori dal vostro borsoncino?
Spero che questa lunga lista vi abbia aiutato a fare un ultimo check prima di chiudere il vostro bagaglio!
Vi auguro tutta la gioia e felicità di questo mondo e di imparare ad essere mamme a modo vostro, senza farsi condizionare dai troppi consigli dispensati da chiunque.

"Si può essere mamme stupendamente imperfette, ma per i vostri bambini sarete semprele migliori del mondo!"

Sarah

venerdì 12 ottobre 2018

S.O.S: sto per diventare fratello maggiore! 👶💣💥

Ben ritrovati!
Come leggerete dal titolo di questo nuovo post,
la questione è assai spinosa 😂, tuttavia vogliamo e dobbiamo affrontarla!

Sono giorni che ormai ci ritroviamo in questo vortice di emozioni e pensieri che solo l'arrivo di un secondo figlio, ormai imminente, ti può catapultare addosso.
Felici, ma ansiosi, emozionati, ma impauriti, coraggiosi, ma fragili...insomma, il dono di un bambino è un dono speciale, ma che comporta davvero un carico di sensazioni tra loro contrastanti.
Specie se si tratta di una seconda gravidanza e a casa l'intera attenzione sia, com'è giusto che sia, ancora proiettata tutta su Ludovico, il nostro piccolino, che sta per diventare fratello maggiore! 😅

I capricci non mancano,
la tensione si percepisce e probabilmente il pupo ha già capito che qualcosa nell'assetto familiare sta per cambiare!
E naturalmente un pochino ce la sta facendo, per così dire, "pagare" 😆


15 mesi di scoperte inesauribili per lui, ma soprattutto per noi, perché in fondo genitori non si nasce, ma pensiamo lo si diventi a mano a mano, tra mille errori, sbagli e mancanze di cui ci si accorge a posteriori.
Ed ora che i tempi stringono e i nove mesi bussano alla porta...che si fa?!?

Come ogni genitore riponiamo la speranza che la nascita della sorellina sarà per lui un lieto evento, una novità che ben presto diventerà una compagnia nel momento del gioco e col tempo un vero e proprio riferimento insostituibile.
Pazzi ad avere questa speranza?
Illusi forse? 
Sarà il tempo in ogni caso a darci la risposta giusta! 
Crediamo che un fratello o una sorella siano per sempre, un tesoro inestimabile ed un privilegio speciale che ci viene concesso.

Ma che fare per cercare un attimino di "indorare la pillola" e aiutare Ludovico ad accettare di buon grado la nuova arrivata in famiglia?
Abbiamo pensato ad un regalino per lui da parte della sorellina! 💙
Cosa gli piace ci siamo detti? E la risposta è stata "Peppa Pig"!
E così ecco arrivare l'intera famiglia di maialini, ovviamente con tanto di fratellino George!
Giusto? Sbagliato?
Anche su questo ci sono molti pareri contrastanti in giro:
c'è chi a questo riguardo si dice favorevole e chi invece non ne vede nè l'esigenza nè l'utilità, chi la trova un'idea simpatica e chi, invece, ritiene sia solo uno spreco di soldi.
Personalmente pensiamo che sia giusto seguire il proprio cuore e fare ciò che si ritiene "il meglio" per il proprio bambino. 
Quindi abbiamo optato per un dono materiale si, ma simbolico, che ricordi a Ludovico che siamo una famiglia...che si sta allargando! 

In tutto questo "ambaradam" il nostro piccolo ometto sta diventando un fratello maggiore e noi vogliamo festeggiarlo standogli ancora più vicino e circondandolo di tutto l'amore che possiamo dargli! 🎉 
Sarà geloso??
Si, è inevitabile, sarà geloso di dover dividere la mamma con un'altra bambina in alcuni momenti, ma ce la metteremo tutta per dare a ciascuno dei nostri piccolini tutto ciò di cui avranno bisogno, preservandoli dal timore di perdere il proprio trono, scettro e mantello! 👑

Oggi siamo fiduciosi che Ludovico, 
insignito della medaglia al valore di "fratello maggiore", 
con l'aiuto di mamma, papà, nonni, zii e delle sue maestre (angeli fondamentali in questa fase così delicata della nostra vita familiare!) riuscirà ad affrontare questo periodo di novità e superarlo brillantemente!
Noi facciamo tutti il tifo per LUI

Con affetto,
Mamma & Papà

mercoledì 3 ottobre 2018

Ogni gravidanza...è bell'a mamma soja! 😜


Ebbene si,
oggi mi sono guardata allo specchio ed alla terza persona che ho incontrato che mi ha guardato incredula la pancia e mi ha detto che "ormai c'eravamo"...ho alzato le mani e ho pensato che un momento così andasse immortalato!
Con un 14 mesenne che scorrazza senza sosta, anche se mi sento un po' in colpa ad ammetterlo 😩, per questa pupetta ho fatto molte meno foto ricordo rispetto a quando ero incinta di Ludovico.


Oggi ho voluto dedicare un momento speciale a lei e a me, con un po' di shopping da signorina e soprattutto con un momento tutto nostro fatto di chiacchiere al pancione.
Ci provo e ci riprovo, ma non riesco ad immaginare come sarà...se bionda, rossa o castana, se con la boccuccia sottile o le labbra carnose del papà e del fratellino, se con gli occhi verdi oppure color nocciola, proprio come me.
Quello che so è che per ogni volta che chiudo gli occhi e penso a come sarà il momento in cui ti stringerò tra le mie braccia, ringrazio il Signore per averci fatto un dono speciale come il tuo fratellino e come TE, bambina mia.
Vi abbiamo cercati, sognati e desiderati entrambi e si, lo so che in tanti ci danno degli "incoscienti" e la frase che ci sentiamo ripetere più frequentemente è "coraggio, sarà dura all'inizio"...
ma voglio pensare che nonostante le notti in bianco, l'allattamento che magari sarà un po' duro, i pianti, le gelosie e la stanchezza che sicuramente avremo addosso, guardandovi crescere insieme ci sentiremo ricompensati da tutte le fatiche...perché siete i nostri 2 doni del cielo.

Ok, ho l'ormone ballerino e la lacrima facile oggi 😭...
ma anche tu, mia cara pupetta, non scherzi in quanto a tip tap nella mia pancia!
Sembra quasi che tu possa percepire i miei pensieri, ascoltarli nel silenzio di questo ticchettio della tastiera e gioire insieme a me 💘

9 mesi di voi, di pancioni così vicini, ma così diversi...
siete la mia magia, il mio cuore.
Una vita che ti cresce dentro è il miracolo più grande e mentre ci penso realizzo che è proprio vero che ogni gravidanza...è bell'a mamma soja 😜!

Vi amo immensamente,
la vostra Mamma

lunedì 1 ottobre 2018

Mangiapannolini Sangenic TEC di Tommee Tipeee...e addio allo sgradevole odore dei pannolini!

Pronti, partenza?! Ci siamo beccati la febbre! 😱 Ma buone notizie, siamo guariti!
Neanche il tempo di annunciare che stavamo tornando a calcare le scene del blog e a scrivere di noi,  che Ludovico ci ha sorpreso con una bella settimana di febbre.

Al che si è chiaramente aperto il "toto-malattia" dove chiunque e dico proprio chiunque (noi compresi!) ha iniziato a sparare a caso diagnosi e cure:

"saranno i denti", "sarà una febbre da crescita", "placche in gola", "sesta malattia", "colpa del nido", "hai visto? questo è solo l'inizio!" e chi più ne ha più ne metta.

Corri a comprare il termometro che non trovi più dalle vacanze estive e, una volta comprato, ti accorgi che l'altro l'avevi chiuso nella confezione della Tachipirina
Sei finalmente pronto per misurare e ti accorgi che il paracetamolo ti sta lasciando, ma la febbre non vuole saperne di scendere e quindi torna in farmacia a comprarne un'altra confezione.
Insomma...è stata una settimana all'insegna dello shopping si, ma in farmacia.

Ludovico e la mamma da questa settimana  hanno capito una cosa: la reclusione in casa quando fuori ci sono 25° gradi con il sole e soprattutto quando ti mancano i tuoi compagni di asilo e di giochi...è brutta! 😭😭😭

Detto questo, oggi vediamo la luce in fondo al tunnel, ci sentiamo in via di guarigione perché la febbre da due giorni ci ha lasciati e quindi possiamo fare i salti di gioia!
Ovviamente oggi che potevamo uscire a respirare un po' d'aria fresca, le temperature sono calate drasticamente. Solito tempismo!

Dopo questa piccola premessa, oggi vogliamo parlarvi di una bellissima opportunità offertaci da Consobaby, che al rientro dalle vacanze, ci ha scritto
"Complimenti, sei una Mamma (o Papà) Tester !

Siete una delle 100 fortunate famiglie che verranno liberate dalla puzza dei pannolini grazie al Mangiapannolini Sangenic TEC!"

https://www.consobaby.it/mangiapannolini-sangenic-tec-tommee-tippee.html

Proprio in questi giorni ci è stato recapitato a casa il Mangiapannolini e noi siamo felicissimi 😍 di poterlo provare e condividere con voi le nostre impressioni sul suo utilizzo. 

Considerando che insieme ai pannolini di Ludovico, tra qualche settimana arriveranno anche quelli di Diletta a popolare i bidoni dell'immondizia condominiale, la nostra famiglia, che di pannolini fa un uso smisurato, ringrazia sentitamente!

Ma veniamo al prodotto in sè:
adoriamo la praticità, la comodità e soprattutto il fatto che il pannolino venga realmente sigillato, senza più sentire antipatiche puzze aleggiare in camera o sul balcone!
Il design del prodotto è piacevole e la dimensione un pelino ingombrante, ma visto che realmente sigilla il pannolino, ci può stare anche il fatto che lo si tenga lontano dal fasciatoio, magari anche in bagno.


https://www.consobaby.it/mangiapannolini-sangenic-tec-tommee-tippee.html


Il meccanismo di funzionamento è facile ed intuitivo e permette di tenere lontani anche i batteri.
Al primo figlio ne avevamo fatto a meno per mancanza di spazio in camera, ma siamo decisamente pentiti di non averlo utilizzato prima.







https://www.consobaby.it/mangiapannolini-sangenic-tec-tommee-tippee.html

Niente più sacchetti dell'indifferenziata da buttare ogni giorno e credeteci, noi di immondizia ne produciamo davvero un sacco...ahimè!💣
Unico neo (perché non si può sempre descrivere solo le cose positive!):
le ricariche dei sacchetti non sono proprio, per così dire, economiche.

Comunque siamo felicissimi di questo utilissimo regalo e ringraziamo Consobaby Italia per la fiducia!

Un abbraccio....
prima del prossimo cambio pannolino, che credetemi, si preannuncia "epico" 🙊
Sarah & Luciano

mercoledì 26 settembre 2018

Finché Sponsor non vi separi ritorna...e lo fa allargandosi ancora! 💛💓💙💜

Bentornati a tutti lettori del blog,
vi siamo mancati? Speriamo di si!
A noi è mancato molto raccontarvi la nostra quotidianità matrimoniale.

Ludovico, il nostro primo bambino, ci ha tenuti davvero occupati, "risucchiando" (com'è giusto che sia!) tutte le energie e soprattutto gli spazi per permetterci di scrivere qua e là sul nostro adorato blog.

Dove eravamo rimasti?!
Ci siamo sposati nel 2015, dunque lo scorso giugno abbiamo festeggiato 3 anni di matrimonio, un anniversario davvero con i "fiocchi" 🎀!
Perché quest'anno oltre a Ludovico (che nel frattempo ha compiuto 14 mesi ed è un vero terremoto) a tenerci compagnia, il fiocco si è tinto di rosa.



Ebbene si, avete capito bene...fra non molto, a Dio piacendo, arriverà anche Diletta a movimentare le nostre giornate ed allargare la famiglia Quercia.
E' il caso di dire che Finché Sponsor non vi separi è tornato alla grande...nella versione 4.0!

La mamma ha scoperto che adora fare la mamma 24 ore su 24 e ama far vivere al suo bambino mille avventure, il papà che dalle 09.00 alle 18.00 è ancora (grazie a Dio!) sempre informatico, ha scoperto che dalle 18.01 alle 23.59 il tempo libero per dedicarsi a qualche hobby o passione...in realtà non è mai sufficiente. Forse non è poi così "libero" 😂 come lo definiscono.
E' evidente che chi lo chiama così, forse:

1) abusa del suo significato

2) non ha figli

3) ha figli grandi

A parte questa piccola parentesi casalinga in cui speriamo di avervi strappato un sorriso, abbiamo realizzato che un matrimonio come il nostro, grazie ad un aiuto come il vostro (sponsor e seguaci!), è un peccato annoverarlo solo tra i bei ricordi.
Finché Sponsor non vi separi c'è ancora e, anche se le assenze sono state un bel po' prolungate, vuole tornare alla ribalta.
Potremmo darci nuove etichette e chiamarci "I Quercias" o "The Quercias Family" o ancora "Casa Quercia", ma saremmo molto meno noi e molto più omologati alla massa.
Per questo abbiamo deciso di tornare a scrivere dal nostro blog, semplicemente raccontandovi come, dopo essere convolati a nozze, un matrimonio va avanti e si edifica, col tempo, trasformando l'unione di due persone che si amano, in una FAMIGLIA!💕👪

Da oggi in poi, torneremo di tanto in tanto a farvi compagnia e a trattare gli argomenti più belli, quelli che riguardano ormai il nostro ordine del giorno: i figli!

Ricordiamo a chi ci segue da poco,
a chi ci ha appena scoperti,
a chi si chiede come abbia fatto ad arrivare a noi e a chi invece ci ha sempre sbirciato, letto, scritto e sostenuto che,
per qualsiasi tipo di collaborazione, potete scriverci dal form dei contatti o scrivendo direttamente una mail a: saraheluciano2015@gmail.com

Trovate me, Sarah, anche su Instagram, col profilo: saretta_mamma_imperfetta 🙋!

Un abbraccio,

Sarah, Luciano, Ludovico e....Diletta che scalcia!